7. IMPLANTOLOGIA OSTEOINTEGRATA

 
 
 
 

CHE COS’E’ L’IMPLANTOLOGIA?

L’Implantologia è quella branca dell’odontoiatria che si occupa di sostituire uno o più elementi dentari tramite l’utilizzo di impianti osteointegrati: dispositivi in titanio che svolgono la funzione di fungere da “radici artificiali”, sui quali è possibile applicare una “protesi dentaria”.

La moderna implantologia, pertanto, consente di sostituire un dente perso (per carie destruente, parodontite, fratture/traumi, agenesia) ottenendo un risultato stabile e a lungo termine, paragonabile per estetica e funzione alla dentatura naturale.

CHE TIPO DI RIABILITAZIONI SI POSSONO ESEGUIRE?

L’Implantologia può essere effettuata per la sostituzione di un dente singolo (impianto singolo su cui si applica una corona o “capsula”) o per riabilitazioni estese (riabilitazione di una intera arcata o metodica “full arch”).

GLI IMPIANTI IN PROTESI FISSA

L’impianto singolo è una riabilitazione che, al contrario della metodica “ponte”, consente di non intaccare i denti naturali del paziente evitando che questi ultimi vengano “limati” e monconizzati, spesso dopo averli devitalizzati.

Si tratta pertanto di una terapia fissa estremamente conservativa nei confronti del paziente e dei denti adiacenti la zona edentula.

 
 

Le riabilitazioni estese, tramite l’inserimento di più impianti, consentono di riabilitare intere arcate edentule.

E’ possibile trattare una edentulia totale attraverso l’inserimento di 4 o 6 impianti su cui viene applicata una protesi totale avvitata (“Toronto bridge”). Si tratta anche in questo caso di una riabilitazione di tipo fisso che simula in toto , per estetica e funzione, la dentatura naturale del paziente.

 
 

GLI IMPIANTI COME SUPPORTO DI PROTESI RIMOVIBILI

Gli impianti osteointegrati vengono utilizzati anche in protesi rimovibile al fine di migliorare la stabilità di questo tipo di protesi. 

Rispetto alla classica “dentiera” le protesi rimovibili a supporto implantare hanno il vantaggio di avere dimensioni notevolmente ridotte (nel caso della protesi superiore avremo totale assenza del palato della protesi) e non necessitano di colle/adesivi in quanto trovano stabilità grazie agli impianti inseriti.

La metodica overdenture prevede l’inserimento di due impianti all’arcata inferiore a supporto di una protesi totale rimovibile.

 
 

All’arcata superiore l’inserimento di 4 impianti consente invece la metodica “con barra” al fine di eliminare il fastidioso ed esteso palato del manufatto protesico.

 
 

INSERIRE UN IMPIANTO è DOLOROSO? DI CHE INTERVENTO SI TRATTA?

L’inserimento di uno o più impianti è un intervento poco invasivo che si esegue presso lo studio del dentista in anestesia locale. 

Con una corretta preparazione e una successiva terapia antibiotica e analgesica il decorso post operatorio è spesso privo di dolore e complicanze, ben tollerato dal paziente.



TUTTI I PAZIENTI POSSONO SOTTOPORSI A QUESTO TIPO DI TERAPIA?

Tutti i pazienti in buono stato di salute sono candidati alla terapia implantare.

Nel caso di patologie sistemiche come diabete o cardiopatie è necessario che queste siano tenute sotto controllo con specifica terapia, mentre nel caso di patologie parodontali (gengiviti/parodontiti) è necessario che tali patologie vengano trattate prima di sottoporre il paziente a terapia implantare al fine di inserire l’impianto in una bocca sana in assenza di elevata carica batterica.

“NON HO OSSO PER METTERE GLI IMPIANTI, SONO DESTINATO A UNA PROTESI MOBILE?”

Spesso ci troviamo dinanzi a pazienti scoraggiati convinti di essere destinati a una protesi mobile per mancanza di osso a livello mascellare/mandibolare, ciò a causa di referti di radiografie eseguite o di pareri errati da parte di colleghi non specialisti in Implantologia. 

Oggi, grazie all’enorme progresso ottenuto nell’ambito della chirurgia ossea ricostruttiva, è possibile aumentare il volume osseo nei casi di deficit a carico dei mascellari.

Tecniche come la GBR o il rialzo del seno mascellare consentono il ripristino di una quantità ossea sufficiente per l’inserimento di impianti e per soddisfare le esigenze dei nostri pazienti.

 
 
 

ESISTE IL “RIGETTO DELL’IMPIANTO”?

No. Quello che viene erroneamente definito “rigetto” è in realtà una condizione dovuta o ad una mancata osteointegrazione dell’impianto (fallimento precoce) o ad un processo infiammatorio a distanza di anni dal suo inserimento chiamato “perimplantite”.

Se la procedura chirurgica viene eseguita in modo corretto e se il paziente segue le indicazioni del clinico è possibile evitare facilmente queste condizioni avverse.

E’ possibile inoltre trattare la perimplantite (perdita di osso attorno all’impianto) se diagnosticata precocemente in modo da rigenerare l’osso perso ed evitare la sua perdita.

 
 

Il fumo è un fattore di rischio che andrebbe eliminato o quanto meno ridotto (< 10 sigarette
al giorno), anche se non è una controindicazione assoluta alla terapia implantare.

QUANTO DURA UN IMPIANTO DENTALE?

Una volta protesizzato, l’impianto va spazzolato e pulito come se fosse un dente naturale, il paziente deve quindi mantenere un buon livello di igiene orale domiciliare e recarsi a controllo dal dentista ogni 4-6 mesi per l’igiene orale professionale.

L’impianto ha una durata media di 20 anni ma tale durata può variare in base alle caratteristiche del paziente (paziente non parodontopatico, paziente con parodontite trattata/non trattata, paziente fumatore/non fumatore , paziente con diabete trattato/non trattato ecc.) , non è detto pertanto che le aspettative di vita dell’impianto non possano allungarsi notevolmente (anche oltre i 30 anni) se tutte queste condizioni vengono tenute sotto controllo nel corso della vita (soprattutto l’indice di placca e il fumo).

 

LA RADIOGRAFIA MOSTRA GLI IMPIANTI INSERITI NEL CORSO DEGLI ANNI CON UN CONTROLLO A 30 ANNI.

 

PERCHE’ AFFIDARSI A NOI:

La lunga esperienza clinica maturata in ambito privato e Accademico hanno reso il nostro studio uno dei Centri di riferimento in Campania e nel sud Italia per la Parodontologia e l’Implantologia.

Il costante aggiornamento professionale, associato alle capacità e all’esperienza del Chirurgo (oltre 2.000 interventi eseguiti nel corso degli anni) , ci consente di offrire al paziente le terapie implantari più innovative sulla base del massimo rigore e aggiornamento scientifico.