4. IMPLANTOLOGIA E PARODONTITE

 
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L’Implantologia nel paziente parodontopatico. E’ possibile?


L'Implantologia è quella branca dell'odontoiatria che si occupa di sostituire uno o più elementi dentari tramite l'utilizzo di impianti osteointegrati: dispositivi in titanio che svolgono la funzione di fungere da "radici artificiali" sulle quali è possibile applicare una "corona protesica" (protesi dentarie).

La moderna implantologia, pertanto, consente di sostituire un dente perso (carie, parodontite, fratture/traumi, agenesia) ottenendo un risultato stabile e a lungo termine, con una protesi paragonabile per estetica e funzione al dente naturale.

 

Un paziente affetto da parodontite può sottoporsi a terapia implantare a condizione che la malattia parodontale venga adeguatamente trattata.

E’ ampiamente dimostrato dalla letteratura come la sopravvivenza di un impianto in un paziente parodontopatico TRATTATO (con parodontite controllata, in fase “inattiva”) sia paragonabile a quella di un impianto in un paziente parodontalmente sano.

Impianti in paziente con parodontite trattata

Impianti in paziente con parodontite trattata

Viceversa, l’inserimento di impianti in pazienti affetti da parodontite NON TRATTATA può comportare l’insorgenza di mucositi, perimplantiti, condizioni infiammatorie che possono portare alla perdita dell’impianto.


Cosa sono la Mucosite e la Perimplantite?

Cosi come esiste la gengivite (infiammazione della gengiva attorno al dente) esiste la mucosite (infiammazione della gengiva attorno all’impianto).

Questa condizione va trattata al fine di eliminare il processo infiammatorio,
in modo da non incorrere in una “perimplantite”, condizione analoga alla “parodontite”, che determinerebbe il riassorbimento osseo e di conseguenza la perdita dell’impianto.

Il trattamento della mucosite è di tipo NON CHIRURGICO (levigatura della superficie implantare, rimozione di placca e tartaro, tessuto infiammatorio).

Riduzione del sondaggio perimplantare dopo trattamento non chirurgico della mucosite.


La perimplantite è una condizione analoga alla parodontite, dal momento che la placca muco-batterica può aggredire l 'impianto cosi come il tessuto osseo attorno al dente, determinando il riassorbimento dell'osso perimplantare e , come fase ultima, la mobilità e la perdita dell'impianto.

Immagine clinica intrachirurgica di una perimplantite.

Immagine clinica intrachirurgica di una perimplantite.

Per prevenire la perimplantite è necessario una "manutenzione" costante attraverso l'igiene orale professionale associata ad una adeguata igiene domiciliare. 

Nonostante ciò, la predisposizione genetica di alcuni pazienti, associata a fattori di rischio ambientali come il fumo, può determinare l'insorgenza di una perimplantite.

In tal caso la perdita ossea va trattata chirurgicamente, al fine di rigenerare l’osso perso, in modo da salvare l’impianto dentario, evitandone la rimozione.

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si deduce che il fumo e la parodontite siano i principali fattori di rischio da tenere sotto controllo durante una riabilitazione implantoprotesica.

Sudio retrospettivo a dieci anni pubblicato sula rivista COIR (Clinical Oral Implants Research) dal Prof. Matarasso in collaborazione con la scuola svizzera e quella di Milano sulla sopravvivenza implantare nei pazienti sani Vs. parodontopatici.

Sudio retrospettivo a dieci anni pubblicato sula rivista COIR (Clinical Oral Implants Research) dal Prof. Matarasso in collaborazione con la scuola svizzera e quella di Milano sulla sopravvivenza implantare nei pazienti sani Vs. parodontopatici.