3. terapia parodontale
Qual è il trattamento della Parodontite? Esiste una cura?
LA PARODONTITE è UNA MALATTIA CRONICA, E COME PER TUTTE LE PATOLOGIE CRONICHE NON ESISTE UNA CURA.
ESISTE PERò UNA TERAPIA CHE CONSENTE DI TRATTARE L’INFIAMMAZIONE PARODONTALE RIUSCENDO COSI AD ARRESTARE IL PROCESSO INFIAMMATORIO E A SALVARE I NOSTRI DENTI.
LA PARODONTITE, INFATTI, COMPRENDE FASI DI “ATTIVITà” (INFIAMMAZIONE E RIASSORBIMENTO OSSEO) E FASI DI “INATTIVITà”.
OBIETTIVO DELLA TERAPIA E’ RISOLVERE L’INFEZIONE E L’INFIAMMAZIONE PARODONTALE ATTRAVERSO L’ELIMINAZIONE DEI FATTORI CAUSALI (PLACCA E TARTARO) MANTENENDO IL PAZIENTE IN UNO STATO “NON INFIAMMATORIO” COSTANTE E DURATURO NEL TEMPO.
E’ Ciò CHE, PER ESEMPIO, ACCADE NEL DIABETE, MALATTIA CRONICA IN CUI IL PAZIENTE, TRAMITE IL CONTROLLO DELLA GLICEMIA, VIENE MANTENUTO IN UNO STATO DI SALUTE DURATURO NEL TEMPO.
Obiettivo della terapia parodontale è ridurre il numero delle tasche a valori < 4 mm, e questo obiettivo può essere raggiunto con la sola terapia non chirurgica o con presidi aggiuntivi di chirurgia parodontale avanzata.
La parodontite, pertanto, una volta diagnosticata va SEMPRE trattata.
Se diagnosticata “precocemente”, o nelle sue fasi iniziali, sarà sufficiente una terapia “non chirurgica” ( ablazione del tartaro, levigature delle radici) ad eliminare l’infiammazione e salvaguardare la stabilità degli elementi dentari.
Principali presidi della terapia parodontale non chirurgica.
Terapia parodontale non chirugica: riduzione dell’infiammazione, eliminazione del sanguinamento al sondaggio (BOP), riduzione del sondaggio (da 8 mm a 4 mm) a un mese dal trattamento.
Se diagnosticata in fase avanzata la sola terapia non chirurgica non sarà sufficiente, e saranno necessarie terapie più complesse.La moderna tecnologia e gli enormi passi avanti fatti nell’ambito della ricerca ci consentono di recuperare , quando possibile, il tessuto osseo perso attraverso interventi di “rigenerazione ossea”.
Terapia parodontale rigenerativa.
Che cos’è la microchirurgia parodontale?
Negli ultimi anni si è assistito alla nascita della 'microchirurgia parodontale'. Il disegno di lembi sempre più piccoli (meno incisioni, meno suture) associato all’utilizzo di biomateriali come l’amelogenina, ha consentito di ricostruire il tessuto osseo perso attraverso piccoli interventi di chirurgia rigenerativa circoscritti al solo dente coinvolto e caratterizzati da un post operatorio del tutto privo di sintomi e complicanze per il paziente.
Si sente spesso parlare di laser , funziona?
Attualmente le società scientifiche internazionali non ritengono il laser una tecnica che migliori la prognosi rispetto ai trattamenti standard. Ad oggi, quindi, non è possibile ritenere il laser uno strumento sostitutivo delle tradizionali tecniche di rimozione meccanica del tartaro e cemento tossico dalle radici dei denti, pur avendo livelli di compliance migliore da parte dei pazienti.
Linee guida della società italiana di parodontologia sull’utilizzo del laser per il trattamento della parodontite:
La Terapia di Mantenimento
(Terapia parodontale di supporto)
Ogni paziente , una volta trattato, va inserito in un serrato programma di “mantenimento”, con frequenza trimestrale, quadrimestrale o semestrale a seconda della sua suscettibilità alla malattia e delle sue capacità nel mantenere una corretta igiene domiciliare.E’ parte integrante della terapia parodontale la MOTIVAZIONE e L’ISTRUZIONE del paziente all’igiene orale domiciliare.
Ciò viene ottenuto mediante l’insegnamento di una corretta tecnica di spazzolamento, l’utilizzo di presidi per la detersione degli spazi interdentali (scovolini) e l’uso periodico di collutori a base di clorexidina.
Principali presidi per l’igiene orale domiciliare.